La colinesterasi sierica è detta anche pseudocolinesterasi per distinguerla dalla colinesterasi vera o acetilcolinesterasi del tessuto nervoso e degli eritrociti.
È un’α-glicoproteina di origine epatica che idrolizza l’acetilcolina ed altri esteri della colina (es.succinilcolina), normalmente assunta come indice di attività protidosintetica epatica.
Sono conosciute due principali varianti genetiche di colinesterasi sierica: normale ed epatica, in base alla resistenza e all’inibizione da dibucaina (o nuoercaina).
Mediante la determinazione della CHE è possibile individuare la sensibilità ai narcotici ed alla succinilcolina e valutare, quindi, il rischio operativo.
Un suo aumento può essere dovuto a ipertiroidismo, diabete mellito tipo II, sindrome nefrosica, obesità, iperlipoproteina tipo IV.
Una sua diminuzione può essere dovuta ad epatopatie acute, come epatite virale, necrosi epatica acuta; epatopatia croniche, come cirrosi epatica, epatite cronica (scarsa o rara), ittero ostruttivo (scarso o raro), ascessi, fegato da stati, metastasi epatiche; infarto miocardico, infezioni acute, anemia, neoplasie, tossicosi gravidica, dermatomiosite, intossicazione con esteri fosforici, trattamento con succinilcolina.
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